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​L'ISTRUZIONE IN ITALIA

DM 22 Agosto 2007, n. 139 (Decreto Fioroni) ha recepito la Raccomandazione 2006/962/CE:

 

  • ha elevato l’obbligo di istruzione a 16 anni;

  • ha spostato il focus dall’insegnamento all’apprendimento, da un ottica di programma a un approccio per competenze;

  • ha fissato il principio in base al quale “i saperi e le competenze riferite agli assi culturali devono assicurare l’equivalenza formativa di tutti i percorsi”;

  • ha introdotto nel nostro sistema le competenze chiave di cittadinanza;

  • ha definito i quattro assi culturali: asse dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico, storico sociale. Le competenze relative agli assi  costituiscono il tessuto per la costruzione dei percorsi di apprendimento per prepararsi alla vita adulta e sono la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.

A partire dal 2008 la riforma Gelmini ha ridisegnato e riorganizzato i cicli dell’istruzione, e ha dettagliato attraverso le Linee Guida i percorsi delle scuole secondarie di secondo grado, articolando le competenze da raggiungere al termine dei percorsi. Tuttavia:

1. ha ridotto notevolmente le ore destinate alle discipline tecniche e professionalizzanti

2. ha acuito la distinzione netta tra i tre rami, (licei, tecnici e professionali): questi si basano su impianti curricolari molto differenti, e di fatto non può essere realizzata l’equivalenza formativa tra i percorsi.

LA PRINCIPALE LACUNA DEL NOSTRO SISTEMA RISIEDE PROPRIO NELL'INCAPACITA' DI SVILUPPARE LA COMPETENZA SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA', CHE SI FONDA SULLA DIFFUSIONE DI UNA CULTURA DI BASE IN CAMPO ECONOMICO - FINANZIARIO

Purtroppo lo studio dell’economia nella secondaria di secondo grado è trascurato e non è considerato parte integrante della cultura di base degli studenti.

Nel biennio degli istituti tecnici e professionali e nel solo liceo delle scienze umane si trattano, frammisti al diritto (e spesso a questo subordinati) solamente i fondamenti dell’economia politica.

L’economia aziendale è competenza esclusiva degli istituti tecnici del settore economico, e viene spesso ridotta al solo insegnamento della contabilità e bilancio.

Le competenze economico-aziendali sono sempre state reputate specialistiche, tecniche, mentre invece alcuni suoi fondamenti, oggi denominati “financial literacy”, sono imprescindibili per completare la cultura di base degli individui, in quanto lavoratori, consumatori, risparmiatori e contribuenti.

buona scuola

la Buona Scuola

Legge 13/07/2015 n. 107 - La Buona Scuola

 

  • prevede la flessibilità del curriculum e il potenziamento dell’offerta formativa;

  • ha introdotto l’alfabetizzazione economico – finanziaria e l’autoimprenditorialità tra le competenze da potenziare in tutte le istituzioni scolastiche (comma 7 lettera d.);

  • prevede l’estensione dell’alternanza scuola – lavoro nella scuola secondaria di secondo grado.

Grazie a queste innovazioni, i giovani saranno più preparati ad affrontare le sfide del mondo del lavoro, o affronteranno in modo più consapevole gli studi universitari successivi.

Con il potenziamento delle discipline economiche si può giungere ad una migliore omogeneizzazione dei percorsi e realizzare de facto la loro equivalenza formativa

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